PICCOLO
TEATRO CAMPO D’ARTE
DAL
10 AL 26 GENNAIO
La
Compagnia del Metateatro diretta da Pippo Di Marca
Presenta
LA
VELA NERA DI TESEO
di
Valeria Moretti
diretto
e interpretato da Gianni De Feo
aiuto
regia : Elisa Pavolini; scenografia : Roberto Rinaldi; costumi :
Sonia Piccirillo
ufficio
stampa : Stefania D'Orazio
Teseo
esce
dal Labirinto grazie al filo di Arianna. E se lo avesse rifiutato? E
se l’aggirarsi tra le ombre della caverna si rivelasse più
intrigante del richiamo della luce del sole? E se il rapporto con il
Minotauro…
Questa
inedita lettura del mito vede impegnato come interprete e regista
Gianni De Feo.
Il
testo “La
vela nera di Teseo” è
firmato da Valeria
Moretti. Un
viaggio nel cuore del Labirinto
attraverso
un percorso circolare dove innumerevoli e fatali sono le combinazioni
verso uno "sbalorditivo
accecante interno nero nella più profonda delle nostre grotte".
I
personaggi di Teseo e Arianna si riflettono attraverso specchi
frantumati, carnali e mistici allo stesso tempo. Al suono di un'unica
voce si cercano, si rifiutano, si abbandonano. L'atemporalità
dell'azione si dilata, contrapponendo passato / futuro / presente. La
vela nera diventa
simbolo della ribellione, dell'abbandono degli schemi e delle paure.
Simbolo del lutto delle convenzioni.
Lo
spettacolo andrà in scena a Roma dal 10
al
26 gennaio 2014
al
Piccolo Teatro
Campo d’Arte in
via dei Cappellari 93,
uno
spazio multimediale a pochi passi da piazza Campo de’ Fiori.
Così
racconta il regista nelle sue note: Teseo, figlio di due padri uno
mortale e l'altro divino, dopo un rito propiziatorio, si prepara al
viaggio danzando al ritmo greco del Sirtaki
e avvolgendosi nella sua ampia vela, come la veste
roteante di un Derviscio. Arianna,
come intorpidita da uno stato ipnotico, lamenta il suo abbandono :
“Tu m’as abandonnée au
bord de la plage, Thésée”,
facendo eco al canto di Monteverdi: “Lasciatemi
morire!” L’urlo solitario del Minotauro,
proveniente da spazi interiori, labirinti non ancora esplorati,
sembra invocare urgenti desideri carnali.
Le
atmosfere si
incastrano su diversi piani espressivi, in cui la contaminazione
delle lingue straniere, oltre a scandire il ritmo sonoro della
parola, sembra tracciare il lungo percorso necessario all'esperienza
della conoscenza. Il viaggio di Teseo è il viaggio di un'
iniziazione (erotica?). Una leggera fragranza
di
sensualità pervade allora il suono, il colore, il gusto della scena.
La musica fa
da contrappunto e diventa canto. Ed ecco che una famosa canzone di
Cole Porter ci
trascina subito nelle atmosfere fumose di un locale fantasma,
notturno e vuoto, dove forse è Arianna a cantare, pallida, smarrita
e solitaria, o forse lo stesso Teseo un attimo prima di varcare
l'ultima soglia che lo porterà davanti all'uomo/animale. Ma quel
Mostro deve
davvero essere ucciso?
PICCOLO
TEATRO CAMPO D'ARTE
dal
10 al 26 gennaio
via
dei Cappellari, 93 Roma
tel.
06 / 6832998
prenotazioni
347 6849819
Tutte
le sere ore 21, domenica ore 18 (lunedì riposo)
biglietto
intero 14 euro, ridotto 10 euro,
(comprensivi
di 2 euro di tessera associativa)
Ufficio
Stampa
Stefania
D’Orazio
T.
3476849819
M.
stefaniadorazio91@gmail.com